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MARTINA VERZASCONI BARONCHELLI

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29 dicembre 2012

I lupi europei di Arth-Goldau

Oggi, complice la bella giornata, con mio marito abbiamo deciso di fare una gita al parco di Arth-Goldau (Canton Svitto), il motivo principale della visita erano i lupi naturalmente.
Devo ammettere che sono rimasta sorpresa, mi aspettavo un parco piccolo, niente di particolare insomma. E invece ci siamo trovati dinnanzi un parco bellissimo.
Dopo aver frequentato due workshop con Shaun Ellis, con Katia Verza, aver letto alcuni libri, volevo rivedere dei lupi in un contesto il più vicino possibile alla natura, ma con occhi diversi. Perchè nella vita si cresce e si cambia, e magari quello che prima ci sembrava bianco, con il tempo e l'esperienza volgerà più sul grigio... non c'è mai niente di certo.
Il branco era composto da 6 lupi europei, in 37 ettari di bosco. All'interno del terreno, con il branco di lupi vi erano anche due orsi bruni siriani. Siamo rimasti ad osservarli e ad aspettare nei vari posti di osservazione, per circa 4 ore. Ho potuto vedere un soggetto femmina (ho avuto la certezza che fosse femmina quando la vidi urinare come Afrika, con la zampa alzata, quindi dominante), un po' segnata dalla vita di branco, portava le cicatrici di qualche lotta, ma era fiera. Ho potuto osservare una sentinella. È stato per un'ora buona a pattugliare tutto il terreno. Fino a quando non è stato certo che non c'erano nuovi elementi che potevano minare la sicurezza del branco. Dopo di che si è messo a vegliare un po' in disparte, sempre all'erta, quando arrivavano gli orsi si alzava di scatto e dalla sua postura potevamo quasi sentire la sua tensione, per poi riprendere a pattugliare e ricalmarsi nuovamente. Credo di aver scorto l'alfa, ma non ne sono certa. Stava al centro del parco, nella parte più in alto, a prendere il sole. Dormiva pacifico e beato, noncurante di quello che gli capitava attorno. Una calma incredibile. Non gli importava un fico secco degli altri.
Sono riuscita a fare qualche scatto ai soggetti. Nonostante la fortuna di poter vederli anche da molto vicino, mi sono subito resa conto che i lupi che avevamo di fronte erano molto diversi dai lupi che ho osservato in alcuni documentari o descritti in alcune situazioni da Ellis o da chi veramente li ha vissuti e osservati da vicino. Questi sono lupi in cattività, belli in carne (oserei dire quasi troppo) abituati a oziare tutto il giorno, senza farsi il benchè minimo problema su come procacciarsi il cibo, ma quello che più mi ha colpito è stata la completa assenza dello spirito di branco. Tranne in tre occasioni sembrava che questi lupi erano stati messi in questo enorme parco, ognuno stava per gli affari suoi e non gli importava un fico secco se appartenevano o meno a un branco o dei loro compagni. Zero assoluto. Forse ad osservare bene verso la fine della mia visita ho intravisto un accenno di quanto scritto precedentemente, anche il perchè di tutto questo l'ho capito in seguito. Ma andiamo con ordine.
I lupi al Tierpark vengono nutriti ogni giorno, cosa che non capita spesso ai lupi in natura di avere cibo tutti i giorni. Vengono nutriti con carne, grandi brandelli di carne che vengono lanciati all'interno della recinzione. Tutti i membri del branco ricevono da mangiare, indistintamente dal sesso, rango sociale, età ecc..., orsi compresi hanno ricevono lo stesso tipo di cibo con qualche complemento di verdura miele e così via.
Durante il pasto mi è piaciuto molto vedere come gli orsi hanno allontanato i lupi dal loro pezzo di carne. I lupi hanno aspettato il loro turno gironzolando attorno agli orsi con nervosismo. Una cosa che ho notato è che i soggetti che si sono avvicinati agli orsi cercando di pretendere la loro parte non erano i soggetti che avevo aspettato tutto il pomeriggio... ma erano era il pattugliatore e altri due esemplari che ebbi modo di fotografare in quanto erano in luoghi abbastanza accessibili. Gli altri sono rimasti in disparte quasi snobbandoci. Sul momento rimasi delusissima, gli orsi sembravano ammaestrati, come se tutto quello al quale stavo assistendo fosse routine, aspettavano il cibo esattamente dove sapevano che sarebbe stato lanciato, all'orario prestabilito. Ci venne spiegato che gli orsi avevano persino dei distributori automatici di cibo all'interno del parco. Nonostante la delusione iniziale rimasi ancora a guardare. Quando la gente si allontanò e gli addetti al cibo si allontanarono. Piano piano si avvicinarono anche gli altri lupi. Con calma.... come se sapessero esattamente quello che stava succedendo. Come si avvicinarono alla carne i lupi che erano già presenti si sono sottomessi immediatamente, c'è stato qualche piccolo accenno di baruffa dove ho potuto ammirare canini lucenti... dopo di che, mi ha particolarmente impressionato: ho visto alcuni soggetti che si allontanavano strisciando la coda e il posteriore per terra, pacificando e allontanandosi di corsa lasciando spazio agli altri, sembrava quasi che si scusassero.
Sono arrivata alla conclusione che, si i lupi sono in cattività, sono sazi e belli pasciuti, tutti vengono nutriti con lo stesso cibo, che non interagiscono poi molto tra di loro, ognuno è principalmente impegnato a pensare a sè stesso, non c'è lo spirito del branco, non hanno preoccupazioni, non cacciano, probabilmente lo spazio per il branco di lupi e gli orsi non è propriamente proporzionato e di conseguenza molte sfumature dei loro ruoli e delle loro gerarchie sono state perse. Ma non appena l'uomo smette di mettere le mani in quello che la natura ha progettato tanto finemente, queste sfumature all'interno del branco si possono ancora cogliere. Eccome che si possono cogliere! I lupi che sono arrivati dopo, compresi quelli che tanto ambivo immortalare, non hanno mangiato tutto, molta carne è rimasta per terra.
Durante questa giornata ho potuto notare tantissime analogie con il cane lupo cecoslovacco, soprattutto c'era un soggetto che, dal comportamento e morfologicamente parlando, mi ricordava moltissimo Afrika. Ma non l'Afrika che esegue il test cantonale. L'Afrika che fa la cresta, l'Afrika che va in giro fiera con passo veloce leggero e sicuro, l'Afrika che alla quale non sfugge nulla, l'Afrika che gioca o che difende la sua ciotola. Sono rimasta sorpresa molto dal lato comportamentale. I nostri cani non sono lupi ma cani lupi cecoslovacchi, ma oggi mi sono resa conto di come molti loro comportamenti sono identici al loro progenitore. Adesso non è che dobbiamo guardare i nostri cani e puff... improvvisamente ai nostri occhi si trasforma in un lupo. Ma forse davvero vale la pena guardarli con occhi diversi. Smetterla di sgridarli perchè non si comportano come vorremmo noi, o non fanno il seduto o il terra a comando. Smetterla di obbligarli a relazionarsi con a forza con altri cani, smetterla di volerli trascinare di qua e di la, smetterla di rompergli le scatole. Credo che quel giorno che sarò in grado di fare quello che ho scritto sopra, avrò modo di assaporare e di comprendere fino in fondo i miei cani e chissà se magari non riesco ad essere più serena anch'io.