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COPYRIGHT

AUTORE DI TESTI E IMMAGINI:
MARTINA VERZASCONI BARONCHELLI

È SEVERAMENTE VIETATO (231.1 LEGGE FEDERALE SUL DIRITTO D'AUTORE E SUI DIRITTI DI PROTEZIONE AFFINI) LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE (LDA) del 9 ottobre 1992
(Stato 1° gennaio 2011)
QUALSIASI TIPO DI RIPRODUZIONE INTERA O PARZIALE CON QUALSIASI MEZZO, SENZA IL CONSENSO PER ISCRITTO DA PARTE DELL'AUTORE E LA CITAZIONE DELLO STESSO.

22 febbraio 2013

ANNULLATA !!!!! PASSEGGIATA A BELLINZONA




!!!!!!!!!!!!!!!!!!!ANNULLATA!!!!!!!!!!!!!!!!

Informiamo tutti i partecipanti della passeggiata prevista il 16 marzo 2013 che per cause di forza maggiore l'evento è stato annullato. Verrà riproposto più avanti.

Ringraziamo per la comprensione

________________________________________________________________________________

CONOSCERE IL CANE LUPO CECOSLOVACCO PARTE PRATICA SABATO 16 MARZO 2013
in collaborazione con Sulle Orme del Lupo
PERCHÉ PARTECIPARE?
Per conoscere il proprio cane in mezzo al caos. Imparare a comportarci in quelle situazioni che richiedono saper essere buoni padroni!
Relazionare con il caos che la città ci regala
Imparare a controllare il cane magari con quelle persone che hanno paura, sono invadenti o quelli con cani. Imparare a dire
“No, mi dispiace, il mio cane non si tocca”
La prima parte della giornata sarà in mezzo alla confusione. Quindi deve essere chiaro fin da subito che
OGNUNO È RESPONSABILE DEL PROPRIO CANE ED EVENTUALI DANNI ARRECATI A TERZI!
RITROVO ALLE ORE 9.30 PRESSO IL POSTEGGIO EX STALLONE,
VIA LAVIZZARI 8, A BELLINZONA.
Per chi viene da fuori per maggiori indicazioni può contattarmi allo (+41) 79 833 10 55
La giornata si svolgerà come segue:
Il mattino passeggiata al mercato di Bellinzona. Se il tempo ce lo permette pranzo al sacco al Castel Grande. Pomeriggio passeggiata
sull’argine del fiume Ticino, ci saranno mucche, cavalli, incontreremo altri cani, podisti ecc. Merenda presso il Campeggio Isola a
Gudo. Cena a sorpresa….

OBIETTIVI DELLA GIORNATA:
Imparare a diventare ottimi osservatori dei
comportamenti del nostro cane e di quello che
ci comunica. Imparare a diventare ottimi
osservatori ed a prevedere quelle situazioni che
ci possono mettere a rischio di critica. Nella
passeggiata del pomeriggio si potrà lavorare con
la relazione dei cani magari in situazioni libere
formando coppie. Piccola lezione di conduzione
per imparare a non trasferire le nostre ansie al
nostro cane
PER INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI:
INFO@TRATTODALLUPO.CH
OPPURE 079 833 10 55
COSTO DELLA GIORNATA INTERA CHF 80.—
CHI PARTECIPA SOLO AD UNA PARTE DELLA
GIORNATA CHF 50.—
(BIBITE E PRANZI ESCLUSI)
È bene inteso che la giornata è
aperta A TUTTI I CANI E
PARTECIPANTI. Katia Verza
lavora giornalmente con diverse
razze tra le quali: Asia Centrale,
Weimaraner, Australian Catteldog,
Meticci, Afghani, Labrador,
Cecoslovacchi, Pastori Tedeschi,
Border Collie ecc…

La castrazione può causare gravi danni alla salute del cane

Il titolo di questo post l'ho tratto da un articolo interessate da Ticinonline
https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=731104321217376879#editor/target=post;postID=6160612840836742459

Per chi avesse difficoltà ad accedere al link soprastante la riporto qui sotto:

STATI UNITI

20/02/2013 - 10:00

La castrazione può causare gravi danni alla salute del cane

Uno studio americano dimostra che la sterilizzazione favorisce il sorgere di diverse malattie



www.colourbox.com

DAVIS – La castrazione può portare seri danni alla salute del cane. È questo il risultato della ricerca dell’Università di Davos, in California, che ha concluso uno studio approfondito delle conseguenze di questa pratica clinica partendo analizzando i registri sanitari di alcuni animali.
La ricerca, in particolare, ha preso in esame 759 esemplari di golden retriever scoprendo un tasso doppio di displasia all’anca tra gli animali che erano stati castrati prima di compiere un anno di età. Tuttavia la connessione tra castrazione e aumento di alcune patologie è piuttosto complessa e si realizza mediante la combinazione di alcuni fattori. Ad esempio, la maggiore incidenza di malattie delle articolazioni dei cani castrati potrebbe essere dovuta alla combinazione dell’effetto della castrazione su questi giovani animali e al contemporaneo aumento di peso che si verifica nei cani castrati.
Lo studio ha comunque rivelato una maggiore incidenza sui cani castrati, indipendentemente da quando sia avvenuta la castrazione, di malattie come la displasia dell’anca, il linfosarcoma, la rottura del legamento crociato craniale, l’emagiosarcoma e il mastocitoma.

Sicuramente solo il titolo del mio post avrà suscitato chissà quali polemiche.
In passato avevo già espresso la mia posizione in merito alla castrazione/sterilizzazione.
Oggi c'è la corsa e la propaganda per la castrazione e sterilizzazione, ci mostrano statistiche, numeri, incidenze di tumori, è meglio per il cane, evitiamo problemi, il cane non soffre, si tranquillizza, non scappa più, va d'accordo con tutti e così via.

Personalmente credo che anche tutto questo sia un business da parte dei veterinari, case farmaceutiche e chi più ne ha più  ne metta. Niente contro la castrazione e sterilizzazione dei cani randagi, o nei canili, o per problemi di salute dell'animale; lungi da me dal criticare la castrazione per motivi di saluti o per i randagi.

Ma se uno non ne può proprio fare a meno ci sono altri metodi. Castrazione/sterilizzazione è stato provato e spiegato/dimostrato in natura da molti etologi che cambia l'identità dell'animale.
Il soggetto in questione avrà degli sia ormoni maschili che ormoni femminili creando confusione e, in alcune circostanze, scatenerà delle risse, in quanto non può più comunicare attraverso il suo odore. Poi ogni tanto ci sentiamo dire: "Ma come mai il tuo cane ha attaccato il mio, non dovrebbe succedere, perchè il mio è castrato!!"
Questo lo posso confermare in quanto l'ho vissuto in prima persona con i miei cani.

Come metodo alternativo per evitare che l'animale perda completamente la sua identità si potrebbe provare con la vasectomia, si può provare qualche volta con la castrazione chimica, ma alla fine dobbiamo deciderci non possiamo bombardare il cane di ormoni a vita.
Oppure se abbiamo un maschio e una femmina durante il periodo cloù li separiamo, o mettiamo il maschio in pensione. Non facciamo i sentimentalisti: "ma il mio picci picci, nooooo non potrei mai".
Non nascondiamoci dietro un dito: noi siamo andati a cercare o comprare il nostro cane, il cucciolo mica ha chiesto di venire a casa con noi, è un cane e come tale deve essere trattato e rispettato con tutti suoi pro e contro!

Ma noi siamo talmente abituati ad "estirpare" quello che ci crea disturbo, o forse in alcune circostanze crediamo ciecamente a tutto quello che ci dicono, senza porci ulteriori domande fidandoci ciecamente di tali giudizi.

Questo articolo non vuole essere una critica nei confronti di chi pratica la sterilizzazione o ha sterilizzato i propri esemplari. Attraverso queste parole non deve neppure passare il messaggio che il nostro cane debba assolutamente procreare, o che debba assolutamente fare una monta perchè si tratta di un esemplare che assolutamente potrà/dovrà contribuire a beneficio della razza.
Soprattutto quando poi sento: io ho il maschio tu la femmina, li facciamo incontrare e facciamo i cuccioli. NO! Assolutamente NO! Allevatori non si nasce, ma si diventa con il tempo, la fatica, i sacrifici!
Sono capaci tutti a mettere insieme maschio e femmina... ma dopo??? Dopo ci documentiamo su internet, stando su facebook o su wolfdog.
Ma questo è un'altro discorso, il messaggio che vorrei far passare è che per ogni cosa c'è una conseguenza o una controindicazione; ci sono dimostrazioni documenti e statistiche che mostrano un'incidenza maggiore di tumori nei soggetti non castrati/sterilizzati, ma vorrei sottolineare che ci sono altrettati studi che dimostrano l'esatto contrario!
Ricordiamoci che la natura non fa mai nulla a caso.



16 febbraio 2013

Dal Lupo, al Cane Lupo Cecoslovacco, all'American Wolfdog, a...?

Oggi mi trovavo a Friborgo per un'esposizione canina internazionale. Durante queste manifestazioni, solitamente ci si annoia da morire, bisogna aspettare... aspettare... aspettare, fare pubbliche relazioni a chi chiede informazioni e la bella faccia o il sorrisino a chi non ti piace, perchè bene o male siamo tutti sulla stessa barca. Quando si sa benissimo chi sta a scomodo a chi, e appena si cominciano ad ottenere dei risultati nessuno ti rivolge più la parola.
Penso che potrei aprire un centro di traduzioni, magari ci guadagnerei pure qualcosa; perchè in certe occasioni è più il tempo che passo a tradurre giudizi, o a porre domande per gli altri che tutto il resto, poi quando a te serve qualcosa, pufff tutti volatilizzati.
Ad ogni modo non è questo di cui voglio scrivere.
Guardando qua e la, mi sono messa a pensare, mi sono ritrovata delusa, non c'è aggettivo migliore in quanto un'arrabbiatura passa la delusione invece resta ed è difficile da recuperare, dal genere umano in generale, ma sono delusa da questo mondo cinofilo.

Per motivi di lavoro sono abituata a trattare con artisti, musicisti, ho a che fare con la musica. Quando ho cominciato ad aprocciarmi alla musica ho sempre pensato che questo mondo in qualche modo era pulito... perchè era semplicemente arte, e l'arte è qualcosa che va oltre, che ti spinge in alto... dove non c'è il più bravo o il meno bravo, ma quello che ti piace di più, dove ognuno trasmette sensazioni ed emozioni personali;  emozioni che ti fanno vibrare, che ti trasmettono tutte quelle cose per le quali non ci sono parole. Invece andando avanti con il tempo ho visto ingiustizie, gelosie, gente magari senza le competenze adeguate decidere la carriera di qualcuno. Inganni, sotterfugi e quant'altro, rimasi molto delusa; non tanto per questi inghippi... ma perchè in una cosa tanto bella come l'arte e la musica, quando l'uomo ci mette mano riesce a distruggere sempre tutto. Oggi sono arrivata finalmente a capire che la cinofilia è esattamente uguale, se non peggio dal momento che ci sono anche i cani in mezzo, al mondo reale di tutti i giorni, musica ed arte comprese.

Leggo sempre più spesso ormai di persone che non si accontentano più del cane lupo cecoslovacco, c'è gente che da sempre è attratta dal lupo, più lupo è meglio è, di conseguenza è sempre alla ricerca di qualcosa di più luposo. Io stessa, dal momento che ho due esemplari di cane lupo cecoslovacco, non mi ritengo nè meglio nè peggio degli altri. Purtroppo è risaputo che l'uomo non crea, ma qualsiasi cosa faccia, qualsiasi cosa bella con la quale entra in contatto, a qualsiasi cosa metta mano, la distrugge. Ma quello che mi da più da pensare è che adesso che il cecoslovacco è un cane alla portata di tutti, perchè basta cliccare in google: "cuccioli cane lupo cecoslovacco" e si potrebbe stare una giornata a scegliere il cucciolo con le caratteristiche ci piacciono di più; quello che mi preoccupa invece è che adesso che il cecoslovacco lo possono avere tutti, e non fa più tanto figo, non fa più tanto lupo, abbiamo quindi spostato il nostro interesse verso l'american wolfdog, o altri ibridi simili. Parto con una permessa, ho una carissima amica che vive in mezzo al nulla in montagna, con 20 cani, tra cui un bellissimo esemplare di AW, ma il suo stile di vita si adatta a pennello con quello dei suoi cani e del suo AW, anzi tanto di cappello perchè io non sarei in grado di gestire una muta come lo fa lei. E fin qui mi sta bene, gli animali sono liberi di girare per la montagna... tutta loro che male c'è? Nessuno. Sono liberi nel loro ambiente naturale, e questo mi sta benissimo.
Ma quando leggo e comincio a vedere un commercio in questo senso mi vien da chiedere: ma a cosa serve avere un AW, o un ibrido, o un lupo grigio, o un lupo dei carpazi, o un'elefante, o una giraffa... a casa! Vivendo in città magari! Questo a mio avviso non è voler bene a un'animale. Perchè amare un'animale significa rispettarlo, significa non privarlo del suo ambiente o snaturarlo per il nostro egoismo. Se poi aggiungo le descrizioni: cani dolci e mansueti, si adattano a qualsiasi cosa, manca solo che si mimetizzano e poi possono sembrare più camaleonti che AW.
Hélène Grimaud è una pianista famosissima, famosa per la forza che trasmette quando si esibisce al pianoforte, durante un periodo molto difficile della sua vita ha sviluppato un amore sconsiderato per i lupi; ma non è che se ne è portati a casa una decina nella sua villa di Zurigo, perchè è appassionata di lupi! Eppure li ama talmente tanto che durante un concerto è arrivata bendata in alcune parti del corpo perchè aveva trascorso del tempo con i suoi lupi di conseguenza aveva riportato qualche contusione.
Ha costruito un centro in America con dei lupi e si batte giornalmente per la loro protezione esibendosi in concerti, serate ecc... Questo secondo me è voler bene agli animali. Perchè sinceramente non vedo il senso, nè la logica di avere a casa un animale con il quale non posso fare niente! Si posso osservarlo, ma non è nel suo habitat, dovrei stare a casa e dedicarmi solo a quello: osservare, fare uno studio, cercare di tutelarlo.





Abbiamo già un sacco di problemi con il cane lupo cecoslovacco perchè dobbiamo crearne altri? Non siamo tutti come la Grimaud, o come Ellis, o come i Dutcher. Quanti abbandoni ci sono? Quanti cuccioli rispediti al mittente come dei pacchetti postali? Io non sono un'educatrice cinofila, ma potrei stilare un'elenco delle persone che mi chiamano perchè hanno problemi con il loro CLC (mi chiedo poi cosa è che posso farci io... ma questo è un'altro paio di maniche) e questi sono i primi che mi chiedono un lupo vero. Non siamo mai contenti dobbiamo spingerci ancora oltre, sempre più oltre dobbiamo andare a prendere o creare degli animali che somigliano di più ancora al lupo.
Ho provato anche a capire perchè, sono arrivata ad alcune conclusioni. La prima: fa "figo" avere il cane lupo cecoslovacco, figuriamoci un lupo vero!!! Anche solo averlo a casa... se lo diciamo agli amici facciamo una certa impressione. Siamo degli egoisti e vogliamo spingerci dove nessuno è mai arrivato improvvisandoci Gesù Cristo, mischiando un po' qui... poi un po' la... et voilà ecco un esemplare ancora più lupino.
Ma poi? Cosa ci facciamo con un AW un lupo o un CLC? Nulla. Lo tengo in giardino, ogni tanto ci faccio qualche foto da postare su twitter (fa sempre un certo effetto...).

Quello che più mi ha deluso in tutto questo, sono due cose: la prima è che chi paga del nostro egoismo sono sempre gli animali. Secondo tutte quelle persone che si prodigano in lungo e in largo per il bene di qui il bene di la, animalisti e non, pseudo amanti della razza, quando sono i primi a correre nella foresta dello Yellowstone per portasi a casa un lupo perchè la tentazione di dire: "ce l'ho anch'io!" è troppo forte.
Allora questa gente vende fumo! Perchè manca completamente di coerenza e non dimostra quello che dice. È facile per tutti predicare bene e razzolare male. Non siamo perfetti, ma allora evitiamo e stiamo zitti, perchè se non sappiamo dimostrare quello che diciamo facciamo la figura, come si dice da noi, dei "cioccolatée" non valiamo un fico secco!
Ma quello che mi preoccupa maggiormente di tutta questa storia infinita,  è il caro prezzo di questa voglia di avere il lupo, questo inseguimento al lupo. Tutto questo costerà caro e in alcuni casi anche la vita agli animali in oggetto.
Noi già abbiamo cominciato a farlo. In Svizzera ci troviamo a pagare la negligenza di qualcuno che ha preso il cane lupo cecoslovacco solo per postare le foto in twitter, negandogli tutto il resto di cui aveva bisogno. Il cane ha pazienza ma dopo un po' se gli si nega la libertà, se la prende lui da solo, dopo un po' se si continuano ad usare metodi coercitivi, o a rompergli le cosiddette, il cane si stufa. A queste negligenze ci sono state conseguenze gravissime che ha portato addirittura alla morte di un bambino, al ferimento di diverse persone. Il risultato di tutto questo è stato: autorizzazioni, corsi teorici, corsi pratici, esami, patentini, divieti su divieti, eutanasia di animali che come unica colpa era di essersi presi da soli le necessità per soddisfare i bisogni basilari che il padrone gli aveva negato. Noi, abbiamo preso provvedimenti... severi! Quando dico severi; significa che non auguro a nessuno, di passare quello che passano certi cani qui da noi, o il terrorismo psicologico a cui siamo continuamente sottoposti. Perchè i venditori di fumo, che si prodigano sul fatto "che"... "si ma"... "però io"... "ma io non sapevo"...  non arriverebbero nemmeno al corso teorico obbligatorio. Infatti i veri cani da noi diminuiscono ogni giorno di più, per lasciare spazio ai cani burattini e cerchiamo di eliminare delle possibili ricomparse di alcuni animali, come la lince, il lupo, l'orso.
Siamo stati forse tra i primi che hanno adottato provvedimenti simili. Ma se si continua di questo passo anche gli altri ci seguiranno a ruota, magari noi cominceremo a vietare i cecoslovacchi, i pitbull, gli amstaff... e chissà quale altra razza...
Pagheremo per gli errori che abbiamo commesso... ma è veramente questo che vogliamo? Noi ormai ci siamo dentro e dobbiamo remare. Alcuni non ancora. Non voglio essere pessimista, ma a mio avviso è già tardi per correre ai ripari, quindi aspettiamo e stiamo a vedere, magari nel frattempo mi farò un viaggetto in Sud Africa e mi porto a casa un bel leone... il mio sogno da sempre!


04 febbraio 2013

Giornata Didattica

Come consuetudine da un po' di tempo a questa parte, partecipiamo con grande piacere ed interesse alle giornate didattiche organizzate dall'educatrice cinofila Katia Verza.

Oltre a trascorrere piacevoli giornate in compagnia e con altra gente appassionata di cinofilia, Katia ci offre sempre un vasto repertorio su cui lavorare.
Questa volta non voglio fare il resoconto della giornata come è mia consuetudine fare. Oggi vorrei fare un po' un bilancio da quando ho cominciato a frequentare queste giornate didattiche.
La prima volta che scesi sul campo Sulle Orme del Lupo è stato in occasione dell'europea di Reggio Emilia, quasi un anno fa ormai. Io ero abituata a frequentare i campi sul nostro territorio, e posso dire che ero praticamente ossessionata dal controllo sui miei cani. Vidi subito una grande differenza tra il mio modo di lavorare e vivere i miei cani e quello degli altri clienti del campo. Ricordo che facemmo una bellissima passeggiata in mezzo alle campagne di Pavia. Ma la cosa che ricordo in particolar modo era la paura e l'ansia che avevo. Altri cani, chissà... magari succede una rissa...
Nessuno degli altri clienti nè Katia mi dissero nulla, quando mi dissero di mollare tutti e due i miei cani, io non mi fidai, ebbi paura, paura di perdere il controllo, paura che succedesse qualcosa, l'irreparabile o chissà che disgrazia. Nessuno mi forzò, lasciai i miei cani a turni. Tutti erano sereni e facemmo una bella passeggiata. Nessuno mi disse niente. Successivamente continuai ad andare al campo da Katia, mi ero trovata bene, ma ero curiosa di vederla lavorare. Katia non te le manda a dire, infatti in parecchie circostanze mi sentii dire di smetterla di stressare i miei cani, o che ero isterica. Io non me la presi, perchè c'è sempre da imparare. Ma la mania del controllo era radicata in me così profondamente che non mi permetteva di vedere oltre il mio naso.
Piano piano, frequentando il campo di Katia, e le sue lezioni, mi sono accorta che questa mia mania del controllo, scusate il gioco di parole, era completamente fuori dal mio di controllo. Sembra un paradosso, ma mi ero fatta delle idee sui miei cani del tutto errate.
Ma ho capito una cosa importante, ci hanno insegnato ad avere tutto sotto controllo, ma i cani sono esseri viventi anche loro, e come tali pensano, riflettono, sono intelligenti, fanno le loro scelte, non lo fanno per farci un dispetto, ma sono esseri viventi anche loro. Allora mi sono un attimo messa a pensare, su cosa è che voglio veramente, dal momento che ho appurato che il controllo completo non potrò mai verlo.
Mi viene in mente la famiglia, per me un è sempre stata un riferimento.
Nessun genitore ha l'assoluto controllo su cosa fanno i figli, è impossibile, questo è un dato di fatto.
È giusto che per crescere i figli debbano fare le loro scelte, il compito dei genitori è di educarli nel modo corretto, in modo che le scelte che faranno non pregiudicheranno il rapporto con loro o che non faranno scelte che possano in qualche modo lederli.
Mi sono chiesta cosa è che mi portava così spesso al campo da Katia, non è solo la sua bravura, perchè nessuno ha la verità in tasca. Non ci sono quelli bravi e quelli cattivi. Dipende sempre da cosa uno cerca.
In fondo lei non mi ha mai stressato con gli esercizi, seduto, terra, resta. L'unica cosa che ho visto lavorare è il richiamo, cosa fondamentale; dove Katia lavora cercando di capire perchè il cane non torna e non cercando semplicemente una soluzione al richiamo. Perchè non si possono provare mille soluzioni, ma se non si ha capito il problema, serve a poco. Se il rapporto e la relazione cane-uomo è solida, il richiamo funziona, ma questo è un percorso lungo.
Alla fine facendo una piccola analisi di quest'anno che e delle giornate didattiche che ho frequentato sono giunta alla conclusione che frequento queste giornate perchè il mio desiderio non è più tanto quello del controllo sui miei cani, ma di educare i miei cani facendo in modo che loro possano ed imparino a comportarsi nel modo corretto in ogni situazione senza che il rapporto cane-padrone si incrini. Per ogni situazione intendo: al mercato, con altri cani che incontrano, al bar, nei boschi, nei luoghi pubblici, con le persone estranee, con i bambini.
Apparentemente uno può dire: ma a cosa mi serve una giornata simile. Beh gli scatti che ho fatto ieri possono parlare da soli.
Non scriverò quello che molta gente vorrebbe leggere: tutti i cani si sono comportati benissimo, sono andati tutti d'amore d'accordo, non c'è stato un ringhio...
Ma guardiamo oltre, nessun cane ha una condotta al piede perfetta, ma tutti i cani sono tranquilli. È vero sono molti i fattori esterni che hanno in certi momenti influenzato alcuni comportamenti. Ma siamo riusciti ad andare in giro tranquillamente in città, in mezzo alla folla, ad altri cani, con sette cani, senza problemi. Ci siamo seduti al bar a fare colazione con i nostri cani, tranquillamente.
Certo i ringhi ci sono stati, come pure i castighi per i membri più indisciplinati; perchè le leggi del branco sono chiare, esatte e precise, ma se le rispetti ne giovano tutti i componenti dello stesso, oltre a funzionare tutto in modo più fluido e tranquillo. Penso che da un'anno a questa parte il mio modo di vedere i miei cani è cambiato. Certo mi rendo conto della società in cui vivo, le regole imposte vanno rispettate. Ma all'interno di queste regole ci si può destreggiare; e se si guarda bene, si ci sono molte regole ma all'interno di queste c'è della libertà, basta saperla cogliere.
Andare da Katia oltre ad avermi aiutato a comprendere meglio i mei cani oltre ai cani che incontro, mi aiuta molto anche in un'altra cosa. Noi siamo abituati a seguire sempre determinati schemi, siamo abitudinari. Non ci siamo mai chiesti perchè, ci dicono: è così! Noi eseguiamo senza farci troppe domande. Non c'è niente di male in questo. Ma quando queste regole vengono a mancare, quando qualcosa non va come dovrebbe andare, ci perdiamo nelle situazioni più semplici, magari andiamo in crisi. Queste giornate ci aiutano ad affrontare gli imprevisti, ci insegnano a sopravvivere anche quando le regole vengono a mancare. In un branco di lupi, ma anche se pensiamo ai cani randagi, tutti i soggetti sono utili e fondamentali. Se uno viene a mancare viene richiamato per giorni, ma poi devono sopravvivere, devono andare avanti, l'istinto della sopravvivenza ha il sopravvento.
Questo deve succedere anche nella quotidianità, dobbiamo saperci destreggiare anche quando non ci sono le regole ad aiutarci. Dobbiamo imparare a fidarci del nostro cane, perchè se in quel momento decide di fare una determinata scelta, vuol dire che noi lo abbiamo messo nella codizione di dover scegliere, volenti o nolenti ci saranno delle conseguenze, piacevoli o spiacevoli a dipendenza se il cane ha fatto un percorso didattico e di socializzazione giusto. Di conseguenza dobbiamo educarlo e socializzarlo in modo tale che impari e sappia vivere ogni situazione, dandogli gli stimoli giusti, senza compromettere il nostro rapporto. Il mio percorso è appena cominciato ed è ancora lungo, ma oggi sono sicura che la direzione nella quale sto andando è quella giusta. Sono sicura non perchè mi sono alzata stamattina con il piede destro invece che il sinistro. Ma gli equilibri e i segnali all'interno della mia famiglia sono eloquenti, e mi fanno capire che sto andando nella direzione giusta. Poi le deviazioni ci sono sempre in tutte le cose che facciamo. L'importante è non perdere mai di vista i nostri obiettivi, i nostri sogni.
Vorrei ringraziare tutti i partecipanti che durante queste giornate didattiche ci sono sempre perchè è anche grazie a loro, scambiandosi idee, consigli, aneddoti ci si può arricchire.
Vi lascio a qualche scatto della giornata.