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AUTORE DI TESTI E IMMAGINI:
MARTINA VERZASCONI BARONCHELLI

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13 maggio 2013

Best-Afrika Tana del Lupo Deutscher Champion (VDH)

Questa sera rientrando a casa ho trovato una raccomandata con all'interno il diploma di campione tedesco della mia Afrika.
Devo dire che sono particolarmente felice della cosa, sono felice perchè questo risultato l'ho ottenuto senza comprare nessun giudice, come capita spesso nelle gare in Italia, dove se non hai un cane che proviene dal tal allevamento, o dove se non hai invitato a cena il giudice ti diranno che il tuo cane è una ciofeca (che se fossi al posto del cane un bel pizzicotto nelle chiappe del giudice non guasterebbe).
Sono orgogliosa perchè sono arrivata senza vie traverse. Senza fare team con altri cani per disturbare gli altri concorrenti.
Questo titolo è meritato al 100%, perchè lo abbiamo raggiunto insieme, lavorando come una squadra!
In Germania ho potuto incontrare delle persone, che erano nel ring accanto a me, che al termine della gara mi hanno invitato a brindare con loro, festeggiando con me! Ho incontrato persone vere e sincere. Questo mi ha davvero fatto molto piacere.

Ma oggi ho capito una cosa importante, Afrika mi ha dato tantissimo, forse più di quello che avrei sperato o che meritavo. Abbiamo superato test cantonali, BPC, abbiamo finito un campionato.
Afrika in questi tre anni e mezzo mi ha dato tutta se stessa, senza chiedermi mai nulla in cambio. L'ho trascinata in giro per mezzo mondo, non mi ha mai tenuto il broncio una volta. Una cosa però me l'ha insegnata, forse è la cosa più importante, ed è quello che non voglio fare e diventare: non voglio fare gare, non mi interessa fare esposizioni, non mi interessa fare nessun genere di competizione, perchè la vera competizione è la vita che viviamo ogni giorno accanto a loro. Questo ce lo dimentichiamo troppo spesso...
Mi tornano in mente due concetti, il primo l'ho letto sul sito di Katia:
"comprare un cane è da tutti, viverlo è un arte, mantenere la sua fiducia è la vera sfida..."
E poi le parole impresse a fuoco nel mio cuore di Werner Freund: "...das Mehrheit des Menschens, die diese Hunde haben, sind zu dümm für den Hund... Diese Menschen sind eine Scheisse".
Il mio percorso che ho fatto fino adesso mi ha portato nella direzione opposta della "Mehrheit des Menschens"...  non so ancora cosa voglio essere o cosa voglio diventare, ma ho capito quello che non voglio essere, quello che non voglio fare, e questo è un buon punto di partenza.
Per questo voglio ringraziare Katia Verza per avermi fatto entrare in un mondo che non avrei mai immaginato. Per darmi così tanto ogni volta che la incontro. Vorrei ringraziare Cinzia, e complimentarmi con lei... Afrika è anche frutto del suo lavoro non solo del mio! Cinzia è sempre rimasta nell'ombra, ma è lei che mi ha dato la mia Afrika, che mi ha dato le dritte giuste.
Quello che sono oggi è merito di tutte le persone che ho accanto, che ho conosciuto e che sono entrate e uscite dalla mia vita e di quelle che ci sono rimaste, ed infine dei miei cani.
Grazie a tutti voi!


Il mio viaggio dal cane lupo cecoslovacco all'husky, esperienze di vita.

Questo fine settimana è stato all'insegna dei cani.
Mercoledì sera mi sono vista con Luca e Zar. Questa volta ho portato Nyal con me. Nyal e Zar non si vedevano da circa 5 mesi. Non sapevo bene come avrebbe reagito Nyal. Dentro di me mi sono detta: o si sopportano ancora, oppure si odieranno, vedremo.
Mentre aspettavo Luca, mi si avvicina un signore con pastore tedesco, maschio. Io mi faccio da parte per non intralciare la strada. Ma lui punta dritto verso di me, chiedendomi di fare annusare Nyal al suo cane.
Avevo il guinzaglio flesso, senza tensione. Il pastore tedesco si avvicinava puntando Nyal, con la cresta leggermente alzata, il guinzaglio del padrone era teso e lo teneva vicino vicino, stretto stretto.
Onde evitare problemi gli dissi che il mio cane non amava i cani estranei. Il padrone insistette, avvicinandosi senza chiedere il permesso. Io feci due passi indietro sottolineando che il mio cane non andava d'accordo con gli altri cani. Mi rispose: "non succede nulla, faglielo annusare..."
Cominciavo a perdere la pazienza. Nyal era tranquillo, ma non volevo problemi, al che gli risposi che non volevo che il suo cane si avvicinasse al mio!
Questa volta il messaggio passò e cane e padrone si allontanarono.
Nel frattempo arrivò Luca. Gli dissi avviciniamoci piano piano come se fossimo in passeggiata e ci incontriamo per caso. I primi momenti furono fatti di rituali. Nyal ringhiò, ma non era un ringhio da attacco, era un ringhio gerarchico, per stabilire la sua posizione. Zar era incuriosito e cercava il contatto con Nyal. Dopo qualche metro passeggiavano tranquillamente l'uno accanto all'altro.
Fui molto soddisfatta, perchè ebbi l'ennesima dimostrazione che il mio cane, è un cane intelligente, ben socializzato e consapevole.
Durante la passeggiata ci siamo fermati al bar, Nyal e Zar sono sono stati tranquilli l'uno accanto all'altro. Gli unici momenti dove è scappato qualche ringhio era quando gli spazi non erano rispettati a dovere. Sono stata molto soddisfatta.
Giovedì invece ho assistito alla formazione per i cani da traccia.

Sabato abbiamo deciso di trascorrere il pomeriggio con i cani di Katia ed Emanuela.
Avevo già avuto occasione di conoscere il Branco Sulleormedellupo durante il lo scorso mese di dicembre, durante una fugace visita.
Questo sabato siamo usciti in passeggiata non con i nostri cani, ma con i cani di Katia, Eragon, Manny e Nini di Emanuela. Tre generazioni tutte insieme. Nyal e Afrika questa volta sono rimasti a casa, anche perchè portarli in moto risultava un poco difficoltoso. La giornata era bellissima, siamo arrivati a Pavia verso le 15.00
Io ho portato Manny, Emanuela Nini, Eragon era sotto l'esperta guida di Katia, e Davide era l'addetto alle fotografie.
Ho subito notato la marcia in più di Eragon e Manny, quando abbiamo fatto avvicinare Nini. Non hanno fatto una piega, si sono sistemati da soli.
Manny è stato bravissimo, abbiamo incontrato cani, persone, trattori ed è stato tranquillissimo, mi ha fatto le feste. Eragon invece era sotto la gestione di Katia, in quanto non è il classico CLC che ti riempie di baci e feste, ma è un cane che va compreso. Personalmente Eragon mi incute un rispetto innato. Non è un cane a cui ti avvicini senza troppe cerimonie, ma ti fa capire chiaramente i suoi spazi. Se gli piacci bene, possiamo parlarne, se non gli piacci, ognuno per la sua strada. Eragon è il classico compagno di viaggio, sul quale puoi contare, ma che non gli piacciono troppo le cerimonie le feste. Se Manny ha la un viso simpatico da autogestito, Eragon è un cane snob. Lui sa di poter contare su di te e tu su di lui, ma nulla di più. È un filo molto sottile il rapporto con Eragon.
Nini invece pacificava tutti, in presenza di due maschi forti come Eragon e Manny anche il suo atteggiamento cambiava, si sentiva bene, era sicuro, si lasciava avvicinare senza problemi.
Credo di aver visto pochissimi CLC con un simile equilibrio.
Ambra e Luna sono rimaste a casa con: Mario, Franco, Polpetta, Lupo e tutti i loro compagni felini.
Ho notato molte analogie tra Nyal e Manny, entrambi marcano molto, entrambi raspano molto il terrenno, entrambi "parlano" relativamente molto quando raspano il terreno.
Quando siamo rientrati a casa Luna e Ambra ci hanno fatto le feste, mi ha colpito molto, perchè Luna è un cane che sta sulle sue, pur avendoci visto solo una volta ci ha comunque salutati.
Siamo stati un po' in cortile con Luna, l'Asia Centrale, poi siamo andati a salutare Yuki a casa di Emanuela. Anche lei ci ha fatto le feste, ci ha fatto molto piacere poter stare con loro e poter trascorrere delle ore in piacevole compagnia.
La serata si è conclusa con una bella serata in compagnia a mangiare sushi!
La gente pensi e dica quello che vuole, ma vedere i cani di Katia, il loro equilibrio è un biglietto da visita invidiabile, è il suo lavoro, frutto di sacrifici!
Vi posso garantire che nemmeno nella Svizzera perfettina ho mai visto dei cani così equilibrati, così in sintonia con il proprietario come il branco di Katia.

Ieri invece con un amica che da mesi e mesi sta cercando un allevamento di husky che corrisponda alle sue esigenze. Ma se per il cane lupo cecoslovacco è stato scritto, e ancora oggi viene scritto di tutto e di più; per l'husky non è affatto così. Trovare informazioni è difficilissimo, come pure trovare allevamenti in regola.
Con Laura siamo partite nella vicina penisola per vedere questo allevamento di husky, a quanto pare molto rinomato, riconosciuto dall'ENCI. Valentina vuole fare le cose fatte per bene e si era informata a fondo aveva avuto modo di incontrare anche dei soggetti provenienti da quell'allevamento.
Arriviamo nei pressi dell'allevamento, sentiamo subito abbaiare. Ci sono circa 30 husky, e altri 5 cani in pensione, nei canili in giardino. Entriamo dopo le presentazioni di rito, visioniamo i cani.
Sono rimasta esterefatta, box con escrementi, bagnati, cani che puzzavano, in muta che non si avvicinavano nemmeno alla rete. Mi ricordavano molto le mucche quando magari si sono sdraiate nella "vizza" e hanno il pelo tutto incrostato o bagnaticcio.
I box a mio avviso un po' piccolini. C'era puzza di escrementi...
A suo tempo quando cercavo informazioni mi informai sulle patologie dell'husky, trovai un sito abbastanza completo a mio avviso dove venivano riportate e spiegate le varie patologie. Lo riporto qui sotto:
http://shcitalia.altervista.org/_altervista_ht/200603p05.pdf

Alla mia domanda se avevano lastre, test per la retina dell'occhio, ecc... ebbi la risposta: "i nostri cani sono sani l'husky è esente da displasia, è improbabilissimo che l'husky abbia la displasia, ci sono stati forse dei casi negli anni 90 quando si incrociavano husky senza criterio perchè il cane andava di moda..."
Peccato che Laura abbia incontrato un soggetto di quell'allevamento, con il problema alla retina dell'occhio. Peccato che fu proprio lo stesso allevatore a chiamarlo, chiedendo di castrare il cane perchè i genitori erano risultati positivi a questo problema di cataratta ereditaria dell'occhio.
Ci mostrarno due cuccioli, con ancora gli occhietti chiusi. Rimasi male perchè i cuccioli stavano dentro il box all'interno di un riparo in cemento, senza luce; ma quello che mi lasciò di stucco fu che i due cuccioli sembravano avere almeno due settimane di differenze. Uno era bello cicciotello e rubicondo, l'altro molto più piccolo e magrino. Stessa cucciolata!
Chiesi se i cuccioli uscivano dal box, la risposta fu glissata. Dopo la seconda volta che non ottenni risposta... mi resi conto che i cuccioli, nascevano e vivevano sempre li!
Nessuno stimolo, nessuna socializzazione, nessun lavoro sui periodi sensibili.
Chiesi ogni quanto uscivano i cani, mi venne risposto ogni giorno. 

Chiesi se potevo vedere i cani liberi, tentennarono. Gli richiesi nuovamente di poter vedere un soggetto libero. Uscì dalla gabbia una giovane femmina. Secondo me dissi: questi cani non escono tutti i giorni...
Per riprendere il cane bisognava braccarlo in un angolo. Nessun richiamo, nessun interesse verso l'uomo, solo voglia di correre, di annusare.
Parlando del più e del meno scoprimmo che avevano gli husky personali che vivevano in casa. Chiesi subito di vederli. Così entrammo in casa, dove ci mostrarono un sacco di fotografie, ma non vedemmo l'ombra di un pedigree. Venne fatto uscire dal bagno un husky maschio. Notai subito la differenza. Era un cane giocherellone e socievole. C'era un'altra femmina di 5 mesi, bellissima. Notai subito che era diversa. Più posata, più tranquilla, più riflessiva. Infatti mi dissero che era una linea da lavoro
Dopo un attimo mi accorsi che il maschietto era troppo appiccicoso. Io sono abituata ai miei cani che si mi fanno le feste e stanno con me, cercano il contatto, ma nel contempo rispettano molto gli spazi vitali. Non mi stressano la vita. Quando magari manco di attenzioni mi richiamano all'ordine, ma altrimenti sono cani tranquilli. Questo maschietto invece, era un continuo venirti vicino, cercare attenzione, andare a stuzzicare l'altra cagnolina.
Notai che il pelo puzzava, mi dissero perchè era stato fuori con gli altri cani. Mi dissero che era un cane non dominante, eppure quando uscimmo fu rinchiuso nel bagno perchè c'era un'altro cane con il quale non si intendeva molto a quanto pare.
Non mi soffermo a dire altro ma altri particolari mi lasciarono perplessa. Laura, che fu molto attenta, rimase molto male, ma si convinse senza che io le dicessi nulla, che quello che avevamo visto non era un allevamento. Quello che più le fece dispiacere è che tutto sommato i cani erano dei bei soggetti, ma non basta avere un bel soggetto se quello che dovrebbe esserci alla base è inesistente!
Quello che mi fa riflettere è che se questo è un grande e famoso allevamento riconosciuto ENCI... la domanda che mi sorge spontanea è: ma l'ENCI su che basi fa controlli, o stabilisce l'idoneità di un allevamento? Oppure magari all'ENCI fa comodo così?
Io sono capitata in un allevamento di husky, ma non pensate che nell'ambiente del cane lupo cecoslovacco l'antifona sia diversa.
Non soffermatevi sull'estetica di un animale. Il cane starà con voi, i prossimi 15 anni della vostra vita. Il lavoro che sta a monte è importante! La salute è importante! La socializzazione, la detenzione, l'igiene sono importanti! Diffidate da chi non vi da le garanzie che richiedete su queste cose. Ma soprattutto guardate i soggetti, non con gli occhi di un potenziale acquirente, ma cercando di immedesimarvi nell'animale. Guardate il loro equilibro, guardate il loro comportamento. Agli animali non è stato dato il dono della parola per non mettere nei guai l'uomo, ma anche loro ci parlano.
Basta saperli ascoltare.

Di queste tre giornate purtroppo al momento non ho alcuna foto da pubblicare, in quanto ho lasciato in affido la mia macchina fotografica per qualche giorno ad un'amica. Spero nei prossimi giorni di riuscire a caricare qualche foto e soddisfare così la vostra curiosità.